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Martedì, 19 Aprile 2016 14:43

Sintesi del consiglio comunale del 18 aprile

Consiglio comunale particolarmente concentrato sul tema delle aliquote Tasi, della tarrifa Tari e dell’istituzione della Cosap,

quello che si è svolto ieri 18 aprile nella sala consiliare della Provincia.

La seduta si era aperta con l’illustrazione delle interrogazioni (punto 1) , la prima delle quali, presentata dai consiglieri Bianco e Fragasso (“M atera si muove”) che riguardava la mancata pubblicazione in rete del bilancio della Fondazione Matera-Basilicata 2019, è stata ritirata perché come spiegato dal presidente Sole, sono stati confermati impegni in questo senso.

La seconda interrogazione, era stata presentata dal consigliere Augusto Toto (“Forza Matera”) e riguardava la realizzazione di 72 alloggi inseriti nel programma di intervento di edilizia residenziale pubblica negli antichi rioni, finanziati dalla Legge 179/92.

Il consigliere ha tracciato l’iter di questa azione, sin dall’approvazione del progetto esecutivo nel novembre 2002 per un un importo complessivo di 9.168.121 mln e proseguito chiedendo se i lavori di ristrutturazione e riqualificazione sono stati terminati e in fase di esecuzione, per conoscere i tempi di consegna dei lavori, se esiste un cronoprogramma di completamento dei lavori.

All’interrogazione ha risposto l’assessore all’Urbanistica Francesca Cangelli che ha parlato anche a nome dell’assessore alle Opere pubbliche, Antonella Prete.

“Ad oggi il procedimento di variante non può considerarsi concluso perché deve essere completata la progettazione strutturale. Dopo che l’ufficio ha redatto il nuovo progetto architettonico, un geologo e un ingegnere sono stati incaricati della progettazione strutturale per il consolidamento degli immobili, attività in corso di svolgimento. I lavori di ristrutturazione e riqualificazione – ha proseguito l’assessore – sono stati riaffidati e sono in fase di esecuzione per gli immobili in cui sono stati esclusi pericoli legati a problemi strutturali. In quanto ai tempi di realizzazione degli interventi si rinvia alle previsioni contrattuali. L’appaltatore con spirito collaborativo, peraltro – ha concluso l’assessore – si è astenuto nel formulare richieste sullo slittamento dei tempi. Sull’esistenza di un cronoprogramma, gli uffici competenti riferiscono che con l’impresa è stato concordato un programma di consegna per blocchi”.

Il consigliere Toto, parzialmente soddisfatto, ha sottolineato la necessità di verificare l’iter che condurrà alla conclusione della vicenda che dura da 10 anni.

La terza interrogazione sui lavori di ricostruzione della scuola di via Bramante, era stata presentata dal consigliere Pasquale Lionetti (Api) il quale ha sottolineato che si trattava di una interrogazione già presentata, non discussa in consiglio comunale e per la quale la risposta dell’assessore alle Opere Pubbliche non era stata considerata soddisfacente. Il tema riguardava in particolare il procedimento per la gara d’appalto di ricostruzione della scuola. La precedente amministrazione, aveva ricordato il consigliere, era riuscita a finanziare la ricostruzione. Il progetto fu approvato dalla giunta nel luglio 2014, per un importo di 5.160.000 mln. La gara di appalto risale all’ottobre 2014; il termine di scadenza era stato fissato all’11 febbraio 2015. Una determina dell ottobre 2015 il nuovo dirigente di settore aveva modificato la composizione della commissione giudicatrice , aveva aggiunto il consigliere, e nel dicembre si era proceduto a una ulteriore modifica. A distanza di 13 mesi non sono cominciati i lavori della commissione e il ritardo potrebbe determinare anche la perdita del finanziamento. Nell’interrogazione si è chiesto se è stata designata la commissione giudicatrice, se è stato stabilito un calendario fitto di sedute della commissione per la selezione in termini ragionevoli, se la garanzia offerta dalle imprese in gara è ancora valida e i tempi che si prevedono per l’espletamento della procedura di gara, la stipula del contratto d’appalto e l’inizio dei lavori. All’interrogazione ha risposto l’assessore alle Opere pubbliche Antonella Prete. “La commissione giudicatrice è stata designata il 13 aprile 2016, l’esame dei progetti non ha ancora avuto inizio a causa delle difficoltà di conciliare impegni dei dirigenti selezionati e dalla difficoltà di individuare posti letti per ospitarli. Si sono stabilite date fitte di calendario che impegnerà i commissari in più giornate; in quanto alla garanzia ha una validità limitata nel tempo e quindi si chiederà una estensione della polizza. I tempi per le procedure di gara sono difficilmente prevedibili, né si possono stabilire tempi certi per la stupila del contratto e l’inizio dei lavori, perché la commissione dovrà esaminare i 23 progetti già pervenuti”. Il consigliere Lionetti, però, non si è detto soddisfatto dalla risposta chiedendo che vengano rispettati una serie di elementi come i tempi di lavoro della commissione e ha chiesto che ci si relazioni con il Ministero.

Si è discussa, poi, l’interrogazione presentata dal consigliere Angelo Montemurro (“Insieme”) sull’intervento di rigenerazione urbana del quartiere S. Giacomo. Il consigliere ha tracciato l’iter della vicenda sottolineando che nell’ottobre 2015 è stato effettuato il bando con le linee da rispettare per elaborare il progetto. Con affidamento diretto è stato selezionato un professionista esterno all’amministrazione pubblica, come già accaduto negli anni precedenti. Il consigliere si è soffermato sul fatto che il professionista fosse di una zona fuori regione e segnalato quanto, invece, questo passaggio non debba essere effettuato, ricordando che il progetto denominato “faro” dipenderebbe dal fatto che lo stesso sia statao copiato da un precedente lavoro del professionista effettuato sul lungomare che collega Savelletri e Torre Canne, in Puglia. Per effettuare rigenerazioni urbane, ha aggiunto il consigliere, ci sono tanti professionisti locali disponibili che però non sono stati coinvolti.

Chi ha deciso poi che questa azione di rigenerazione urbana, ha chiesto ancora il consigliere, dovesse riguardare S. Giacomo e non Piccianello, ad esempio. La decisione avrebbe dovuto essere assunta all’interno del consiglio comunale.

Al consigliere ha risposto l’assessore alle Opere pubbliche Antonella Prete anche a nome dell’assessore all’Urbanistica Francesca Cangelli sostenendo, tra l’altro: “L’elenco annuale delle imprese aggiudicatrici deve essere approvato col bilancio preventivo, indicando anche i mezzi finanziari disponibili. Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 15.10.2015 ha approvato il bando che ha consentito di presentare richiesta di finanziamento per progetti costituiti da un insieme coordinato di interventi per ridurre fenomeni di marginalizzazione sociale e degrado. La giunta, il 30 novembre scorso, ha approvato lo studio di fattibilità preliminare nell’area di S. Giacomo, Borgo La Martella e Picciano A.

L’individuazione del perimetro, dunque, era già stata fatta in consiglio comunale. Lo studio di fattibilità, dunque, è perfettamente coerente con il codice degli appalti. Il riferimento al “faro” è solo un refuso – ha concluso l’assessore. Nella sua replica il consigliere Montemurro ha sottolineato altri aspetti legati anche alla relazione presentata e al progetto presentato dall’Ater.

Subito dopo è stata presentata l’interrogazione del consigliere Pasquale Lionetti sul piano particolareggiato del traffico della viabilità centrale di Matera. Il consigliere si è soffermato sul’incarico affidato per la relazione del Piano particolareggiato. Matera, ha aggiunto, si era dotata di un Piano già approvato il 20 marzo 2013 dal consiglio comunale e conteneva una serie di soluzioni a problemi connessi con la viabilità nell’area dell’asse centrale di via Aldo Moro. Una determina del febbraio 2016 ha affidato in modo diretto ad un professionista esterno la redazione del piano particolareggiato dell’area della stazione. Il consigliere ha proposto di rivolgersi alla società che aveva già realizzato il piano che aveva già redatto un lavoro con tutte le informazioni.

All’interrogazione ha risposto l’assessore alla Mobilità, Valeriano Delicio che ha spiegato: “Il Piano urbano della Mobilità è uno strumento strategico a valenza decennale che prefigura l’assetto della mobilitàò urbana e che richiede piani particolareggiati. La legittimità del ricorso alla redazione dei Piani, in coerenza con le scelte del Comune, è confermata dalla stessa redazione del Pum dell’asse via F.lli Rosselli, Timmari, Grassano che ha visto un Piano che dettagliasse le scelte di carattere generale. L’assessore ha poi descritto il Piano, suddiviso per sezioni.

Nella sua replica il consigliere Lionetti ha sottolineato che l’assessore non aveva risposto alla sua interrogazione.

 

La seduta è proseguita con la presentazione di una mozione (punto 2), a firma di 11 consiglieri che chiedevano l’istituzione dell’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento. La proposta è stata ritirata perché dovrà essere approfondita all’interno della commissione competente.

Subito dopo il consiglio ha affrontato la modifica ed integrazione del regolamento Imposta Unica Comunale , Uic (punto 4). Punto approvato con 21 Sì E 9 ASTENUTI.

Si è poi passati all’approvazione dell’aliquota addizionale Irpef del 2016. Approvato con 21 VOTI A FAVORE E 9 ASTENUTI con immediata esecutività.

L’approvazione delle aliquote Imu (punto 5) è stata approvata con 21 Si’ e 10 ASTENUTI e con immediata esecutività. Al dibattito hanno partecipato il consigliere Pietro Iacovone (“Matera Cultura”), Michele Casino (“Forza Matera”), Salvatore Adduce (“Pd”) e l’assessore al Bilancio Eustachio Quintano che ha illustrato le ragioni per le quali la proposta dell’opposizione, di applicare l’aliquota in vigore fino al dicembre 2014 (1x1000), non si poteva applicare. Un apposito emendamento, infatti, era stato presentato dall’oppoisizione in questo senso ma era stato respinto (10 SI E 19 NO).

L’approvazione dell’aliquota Tasi (punto 6) E’ PASSATA con 19 SI E 10 NO.

Il Piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e per la determinazione della tariffa Tari è stato approvato con 18 SI’ E 9 NO.

Infine l’istituto del Cosap (punto 8) è stata approvata con 19 SI’ E 4 NO.

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