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Giovedì, 01 Giugno 2017 11:38

Festival della crescita. Gli interventi del sindaco Raffaello de Ruggieri e di Antonio Nicoletti

“Credo non ci sia termine più coerente di crescita, con ciò che è avvenuto a Matera, una città che ha lasciato l’abito della miserabilità per indossare quello europeo”. Lo ha sostenuto  il sindaco Raffaello de Ruggieri aprendo i lavori del Festival della Crescita a Casa Cava.


“ E’ questo il senso della crescita di questo territorio, avvenuta attraverso un’operazione di socializzazione della cultura. Lentamente – ha aggiunto - attraverso una operazione educativa e informativa, la comunità ha cominciato a comprendere che non viveva in un luogo definito in passato vergogna nazionale, ma che, al contrario, possedeva valori territoriali straordinari. I materani, dunque, sono  diventati  consapevoli della qualità territoriale, hanno  vissuto la militanza civica, il protagonismo che è diventato orgoglio di appartenenza.
La cultura, a Matera- ha sottolineato inoltre il sindaco -  non è segno dell’effimero ma della produzione e della diffusione. Siamo consapevoli che la cultura sia energia, propellente sociale, capacità di trasformare il pensiero in azione. La nostra è una cultura praticata, operaia.
Matera, una città che ha 8000 anni, ma che si muove sulla piattaforma sociale del futuro, un itinerario su cui stiamo lavorando con iniziative come la sperimentazione della tecnologia 5G che ha scelto proprio la nostra città come una delle 5 in Italia  in cui avviare questo processo.
In termini di crescita, inoltre, la data del  5 giugno sarà importante perché  sarà a Matera il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che traccerà i nuovi processi per il rilancio del Mezzogiorno in cui, siamo certi, il digitale sarà elemento forte di questo momento per ottenere la crescita mentale, essenziale nel nostro tempo. Abbiamo l’ambizione di fare di Matera – ha concluso il sindaco - un luogo in cui i vicinati contadini diventino vicinati digitali”.
“La città più antica d’Europa che diventa culla delle moderne innovazioni,  mantenendo forte l’identità dei luoghi”. Così Antonio Nicoletti dirigente di staff per la Programmazione Strategica e i Fondi europei, tra l’altro, ha illustrato il percorso di Matera Intervenendo ai lavori del Festival della Crescita promosso da Future Concept Lab.
Nicoletti ha infatti intitolato il suo contributo  parlando di Matera da “Città di pietra a città digitale e ritorno”.
“Stiamo vivendo una trasformazione che cerchiamo di indirizzare, anche grazie alle sollecitazioni del Dossier di candidatura, nelle politiche delle pratiche quotidiane. La città di pietra indica  un’immagine evocativa che ha sollecitato creativi e artisti nel corso degli anni. Il momento che viviamo oggi segna una transizione, dopo un altro momento della nostra storia in cui Matera visse una fase di visibilità internazionale – ha spiegato Nicoletti con riferimento al secondo Dopoguerra. – Oggi è ancora simbolo di riscatto di una città del sud, che vive un’epoca di transizione, ma  verso un’economia digitale. Lo dimostrano i grandi numeri in termini di investimenti infrastrutturali e la velocità dell’incremento dei flussi turistici: dal 2014 al 2015 abbiamo registrato un aumento che  ha superato quello di Glasgow nell’anno della sua designazione a Capitale europea della Cultura.
La crescita è importante – ha aggiunto -  ma questo fenomeno produce effetti non sempre positivi che conducono, in alcuni casi, a due tipi di inerzia: istituzionale ed economico-sociale. L’anticipazione del cambiamento, dunque, non appartiene ancora al dominio del territorio e non ha superato ancora le difficoltà della congiuntura economica”.
Con riferimento agli effetti positivi, Nicoletti ha poi sottolineato: “Per quanto riguarda gli investimenti, nei prossimi 5 anni, si parla di cifre importanti soprattutto da privati che riguardano  anche il digitale e le nuove tecnologie a testimonianza della capacità attrattiva di Matera che noi cerchiamo di trasformare in politiche di sviluppo urbano, sociale ed economico. Sono oltre 80 infatti i progetti che Matera sta gestendo in questi mesi senza però   trascurare le criticità legate alla crescita: pochi mesi dopo la designazione a Capitale europea della Cultura, l’incremento del valore immobiliare nel centro storico infatti, aveva determinato una gentrification culturale,  con l’allontanamento dai luoghi propri delle  associazioni e le imprese culturali  che li avevano caratterizzati. Un campanello d’allarme importante  che si è verificato ad una velocità incredibile, come accade con la trasformazione di uno dei luoghi più identitari della città, in un agglomerato di b&b e  ristoranti. Abbiamo vissuto in pochi mesi ciò che altre città hanno vissuto nel corso di decenni. Un fenomeno – ha chiarito  - affrontato con le armi spuntate dell’amministrazione pubblica in un regime di concorrenza fra Stato e mercato. I cambiamenti però hanno portato anche ad opportunità fornite dalla disponibilità di investimenti che possiamo orientare; la possibilità di ospitare eventi internazionali come la visita della delegazione del G7, e poi, tutte le altre iniziative che convergono sul tema digitale che vede Matera città sperimentale con altre 4 città per il 5G, e con la distribuzione della fibra ottica che nel dicembre 2018 coprirà il 70% della città. A tutto questo si accompagna l’interesse di investitori privati interessati alla creatività e al digitale. In questo senso,  il ruolo dell’amministrazione comunale non sarà quello di intervenire in modo regolativo-limitativo rispetto alle dinamiche del centro storico”. E in tema di sviluppo, Antonio Nicoletti ha fatto riferimento al Bando per le periferie che ha consentito all’amministrazione comunale di intervenire sulla riqualificazione di  aree ben precise  con l’obiettivo  di migliorare la vita dei cittadini. Inoltre ha illustrato elementi legati ai nuovi attrattori turistici, per alleggerire il carico della presenza dei turisti nel centro storico e nei Sassi creando nuove centralità, nuovi punti di attrazione.  “Lo faremo – ha detto – utilizzando l’inserimento di arte urbana, la creazione di nuovi contenitori e contenuti e riprendendo iniziative nate dal basso che sono cresciute negli ltimi anni. La presenza di mosaici, ad esempio, in alcune periferie verrà reinterpretata grazie al progetto Mosaico digitale che diventerà il tassello perfetto per lo sviluppo urbano.
Verranno individuati 10 luoghi pubblici fra periferia e centro che saranno connessi da un progetto artistico e informatico con pareti smart e che, grazie alla presenza di artisti nazionali e internazionali,  favoriranno un tour nella città contemporanea”.

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